L’erba medica è la pianta, appartenente alla famiglia delle leguminose, più utilizzata in campo zootecnico per il nutrimento degli animali da latte o da carne come per quelli da cortile.
Nel settore internazionale viene definita e riconosciuta con il termine “alfalfa” mentre sul mercato italiano prende il nome di erba medica o foraggio.
Coltivazione erba medica, caratteristiche
Infatti questa è l’unica pianta estensiva impiegata nella dieta animale perché permette al bestiame e agli animali da cortile di assimilare nutrienti come proteine, sali minerali, vitamine quali Beta Carotene e Omega 3 insieme a Clorofilla e Xantofille.
La tabella nutrizionale
Il Beta Carotene è decisivo per gli animali perché incrementa la risposta immunitaria, ha un effetto benefico sulla fertilità e migliora le performance riproduttive di ruminanti ed erbivori.
La completezza nutrizionale e la componente fibrosa dell’erba medica costituiscono un ottimo ingrediente per le più recenti modalità di razionamento di animali da reddito in produzione lattifera.
I formati
Visto che questo prodotto viene assunto in purezza dagli animali, per i quali a seconda delle proprie caratteristiche sono consigliati formati di erba medica in wafer, balloni o pellet, la qualità della materia prima è anche determinata dal territorio su cui essa germoglia e cresce.
I luoghi di produzione
In Italia, Veneto ed Emilia Romagna sono i territori d’eccellenza della produzione di foraggio di erba medica. I loro terreni argillosi e ben drenati situati in aree alluvionali o in vicinanza di corsi d’acqua per garantire un terreno ricco di sedimenti e godere di un microclima che facilita la crescita e la bontà del foraggio.
Altri fattori che riguardano la coltivazione di erba medica e le sue proprietà sono il tipo di seme utilizzato e di conseguenza la stagione di produzione, raccolta e metodo di essiccazione.
Foraggio, le tipologie a confronto
L’erba medica che diventa cibo per animali, ovvero il foraggio, è frutto di 2 diversi processi di raccolta ed essicazione del prodotto da distribuire poi sul mercato.
Le due lavorazioni danno come risultato un foraggio dalle diverse peculiarità; le principali sono appetibilità e proprietà organolettiche.
Queste le principali caratteristiche dei processi che permettono di arrivare al prodotto finito, ovvero al foraggio di erba medica.
Foraggio essiccato
Si ottiene tramite l’essiccazione al sole dell’erba medica, lasciata asciugare per 4 o 5 giorni dopo essere stata tagliata. Il confezionato avviene in balle rotonde o quadre.
Foraggio disidratato
L'essiccazione avviene attraverso impianti industriali dopo che l’erba medica si è asciugata per circa 24 ore all’aperto. Così facendo il prodotto viene portato nei forni di essiccazione ancora umido e perde gradualmente i liquidi che contiene. Segue il confezionamento.
In molti si chiedono: “è meglio scegliere erba medica essiccata o disidratata?”.
Erba medica disidrata, i vantaggi per l’intera filiera
La disidratazione garantisce la resa e il mantenimento delle proprietà nutrizionali della pianta. Questo perché anche dopo lo sfalcio, la pianta continua a respirare disperdendo così, mano a mano, i propri nutrienti.
Per bloccare la perdita dei principi nutritivi e limitare il periodo di respirazione della pianta è necessario bloccare in tempi brevi il processo di evaporazione dell’acqua. L’organo della pianta in cui si trovano la maggior parte delle proteine e degli enzimi, sono le foglie, deperiscono per prime staccandosi dallo stelo.
Per questo 4 o 5 giorni di essiccazione all’aria aperta spesso risultano fatali per la resa nutrizionale dell’erba medica che se tagliata e asciugata per essiccazione al sole perde molte delle sue parti più preziose.
La tecnologia della disidratazione consente di calibrare la temperatura di “asciugatura” secondo il grado di umidità del prodotto in ingresso.
Questo sistema intelligente, personalizzato alle peculiarità dell’erba medica da trattare, e unito al raffrescamento del prodotto finito in uscita, garantisce foraggio disidratato impeccabile per conservazione e per appetibilità e valori nutrizionali.
Il foraggio di erba medica disidratato è la scelta ottimale in termini caratteristiche del prodotto. Dalla qualità di produzione dipende anche la salute degli animali e la resa di sapori e aromi di prodotti caseari oltre che della carne.
I principali vantaggi derivanti dalla scelta di foraggio raccolto e ottenuto per disidratazione si possono riassumere in:
- maggiore valore nutrizionale dato da una più elevata presenza di foglie di erba medica;
- riduzione del rischio di malattie dovute alla contaminazione dell’erba medica con polvere e terreno;
- assenza di muffe;
- corretta conservazione dei principi nutrizionali fondamentali per l’animale.
Il benessere degli animali da latte e degli erbivori passa in buona parte dall’alimentazione. Scegliere foraggi di erba medica disidratata curato in ogni preciso momento della filiera assicura animali sani e vitali.
Grazie al giusto foraggio anche le materie prime e i prodotti caseari saranno eccellenti per proprietà organolettiche. L’intera filiera è garanzia di qualità.